Nel nostro viaggio attraverso i sensi vorrei parlare di un elemento fondamentale: IL SILENZIO.
In musica, la più bella e perfetta melodia è composta anche di respiri, di pause, di silenzi. Questo accade anche nella nostra quotidianità.
A volte è un’esigenza che percepiamo, quella di fermarci un po’ e pensare.
Silenzio inteso come parte di un senso molto particolare, non è l’udito e nemmeno il tatto, è qualcosa di diverso. E’ il sentire dentro di sé, ascoltare i propri pensieri, percepire la propria forza interiore.
Stare fermi e in silenzio non vuol dire essere inermi, al contrario, significa cercare dentro di sé le armi per cambiare. Cosa vorremmo cambiare in questo momento così particolare fatto di incertezze e preoccupazioni per il nostro futuro?
Questa è la storia di un movimento che ha preso forma ed ispirazione dall’iniziativa di Emanuele Bozzolani e prende il nome di immobili.immuni. E’ un movimento spontaneo e pacifico di uomini e donne che, per comunicare il proprio messaggio, invece di manifestare e protestare, scelgono di fermarsi, sedersi a terra, chiudere gli occhi e restare in silenzio.
Silenzio e introspezione si trasformano così in un mezzo di comunicazione forte e decisamente controcorrente, in un’epoca in cui la comunicazione verbale e gli stimoli visivi sono la chiave di tutte le strategie economiche e di Marketing.
L’urlo silenzioso di immobili.immuni sta facendo il giro d’Italia e del mondo ed è arrivato anche nel mio paese grazie all’adesione degli allievi dell’Accademia Discipline Olistiche “L’Angelo Guerriero” su iniziativa del maestro Alberto Leonardi.
Un flashmob assolutamente insolito quello che si sta verificando nelle piazze di molte città, uno stare immobili e in silenzio di persone che desta curiosità e stupore nei passanti. A volte succede che qualcuno ne trae ispirazione e decide di fermarsi e pensare assieme a loro.
Ed ecco che questo “STARE IMMOBILI” fa MUOVERE qualcosa dentro le persone.
Questa è una bella storia da raccontare, non ci sono lotte contro un nemico, non ci sono vincitori né vinti, c’è solo una speranza. La speranza è che che ognuno di noi riscopra il piacere di guardarsi dentro e ritrovi la forza necessaria per il cambiamento.